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La protezione civile “Quando l’emergenza chiama, il volontariato risponde”.
Pubblicato da Paolo Garrisi Mer, 23 Gennaio 2008
La protezione civile è un fenomeno nato sotto la spinta delle grandi emergenze verificatesi in Italia a partire dall’alluvione di Firenze del 1966 fino ai terremoti del Friuli e dell’Irpinia che portarono ad una grande mobilitazione spontanea di cittadini di ogni età e condizione. Si scoprì in quelle occasioni che ciò che mancava non era la solidarietà della gente, bensì un sistema pubblico organizzato che sapesse impiegarla e valorizzarla. In tal senso, si mossero le accuse del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, il quale, proprio in occasione del terremoto dell’Irpinia, denunciò l’inerzia e i ritardi di una Pubblica Amministrazione disorganizzata ed incapace di portare immediati soccorsi. Da allora è iniziata l’ ascesa del volontariato di Protezione Civile, espressione di una moderna coscienza collettiva del dovere di solidarietà, pronta a correre in aiuto di chiunque abbia bisogno, spontaneamente e gratuitamente. Quando nel 1992 fu istituito, con la legge 225/92, il Servizio Nazionale della Protezione civile, anche alle organizzazioni di volontariato è stato espressamente riconosciuto il ruolo di “struttura operativa nazionale”, alla stregua delle altre componenti istituzionali, come il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, le Forze Armate, le Forze di Polizia, il Corpo forestale dello Stato. La crescita del volontariato di Protezione civile è in continua espansione su tutto il territorio nazionale. Al momento, nell’elenco nazionale del Dipartimento della Protezione civile guidato da Guido Bertolaso, sono iscritte circa 2500 organizzazioni, per un totale di oltre un milione e trecentomila volontari. All’interno delle organizzazioni di volontariato esistono tutte le professionalità della società moderna, fondamentali soprattutto nelle grandi emergenze, quando il successo degli interventi dipende dal contributo di diverse specializzazioni (dai medici agli ingegneri, dagli infermieri agli elettricisti, dai cuochi ai falegnami). Alcune organizzazioni hanno scelto la strada di una specifica alta specializzazione, quali i gruppi di cinofili e i subacquei , gruppi di radioamatori, gli speleologi, il volontariato per l’antincendio boschivo.
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