Disastro terremoto in Giappone
Incredibile come affrontano il disastro i Giapponesi. A 6 giorni dalla scossa dell’11 marzo di 9 gradi della scala Richter che ha devastato questa terra, gli ingegneri della società di gestione Nexco hanno ripristinato un tratto dell’autostrada a nord di Tokyo completamente distrutta. Nella foto “prima e dopo” si vede chiaramente che lo scenario di distruzione è come quello che si vede nei migliori manga giapponesi: da non crederci. Ma non in Giappone. Non in un Paese il cui premier, dopo la doppia catastrofe terremoto-tsunami, ha subito dichiarato: “Ricostruiremo il nostro Paese dalle fondamenta”. Sì… ricostruire!! Intanto si fa la stima delle vittime che ad oggi ammontano a 9.737 morti, mentre i dispersi sono 16.423 e 2.777 i feriti. I dati sono destinati a cambiare man mano che i lavori di recupero dei corpi proseguono e che la lista degli scomparsi viene aggiornata. E poi?? Poi si c’è messa anche la nube radioattiva a peggiorare le cose. Come se non bastasse diverse centrali nucleari hanno rilasciato in aria e nell’acqua quantità impressionanti di sostanze radioattive: si parla di presenza di iodio nell’acqua di mare nei pressi della centrale di Fukushima aumentata fino a 147 volte i livelli fissati dalla legge. Lo riporta l’agenzia Kyodo, citando la Tepco, la società che gestisce la struttura. Livelli di cesio radioattivo di 1,8 volte più alti del normale sono stati trovati in verdure in un campo coltivato di Tokyo, a 240 km da Fukushima. Insomma una catastrofe. E poi ancora la nube radioattiva che arriverà in Europa. Non è propriamente una nube. Ma una massa d’aria in movimento che dall’area di Fukushima si sta spostando nel resto del mondo. Dopo aver sorvolato Oceano Pacifico, Stati Uniti e Atlantico sta sfiorando l’Europa e potrebbe arrivare in Italia. Per il momento non ce n’è traccia. Nè da noi nè dai nostri vicini francesi. “Il suo arrivo è solo una previsione, non confermata. Non abbiamo rilevato la presenza di radioattività nell’atmosfera e non risulta che la situazione sia diversa in Francia”, è l’ultimo aggiornamento di Lamberto Matteocci, ingegnere dell’Ispra, l’istituto del ministero dell’Ambiente che si occupa del controllo dell’attività nucleare. In seguito al disastro delle centrali giapponesi, la rete di sorveglianza italiana è stata potenziata, le apparecchiature tarate per registrare dosi infinitesimali di particelle anomale (Fonte corriere.it). Sì ma intanto io temo per la mia salute e quella dei miei cari. Come giudicare positivamente oggi il Nucleare?? No. Adesso a me verrebbe da dire un secco NO AL NUCLEARE!!
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