Libro L’Aquila
Terremoto: Un libro per non dimenticare… perché c’è ancora bisogno di tanto aiuto.
“Oltre 200 foto e 40 testimonianze raccontano il dramma vissuto dalle popolazioni colpite dal sisma che sarà ricordato come uno dei più violenti in Italia”
di Elena Costa
Devastazione ovunque, visi segnati dall’orrore vissuto, mezzi militari ad ogni angolo, volontari, tendopoli, bagni chimici, chi ha avuto modo di “visitare” L’Aquila e i paesi limitrofi nei primissimi giorni successivi al terremoto, ha impresso nella propria memoria tutto ciò: uno vero e proprio territorio in assetto di guerra. L’organizzazione e la tempistica dei soccorsi è stata eccellente. Mai come in questo terremoto la popolazione italiana e lo Stato si sono organizzati a livello di volontariato in questo modo. L’Aquila, città capoluogo di regione nel cuore dell’Italia, simbolo monumentale, è andata distrutta in gran parte, insieme a molti altri paesi della sua provincia. Questo sisma ha colpito profondamente il cuore degli italiani tutti. E’ stato questo il disastro caratterizzato fondamentalmente dalla grande dignità umana degli aquilani, della massiccia presenza delle istituzioni e soprattutto della dinamica e sostanziale attività di tutte le forme volontaristiche e non, corse a prestare il loro aiuto. Ancora oggi sono migliaia le persone sistemate nelle strutture ricettive sulla costa abruzzese, altre nelle tendopoli. Molte famiglie sono rientrate a casa anche se le scosse continuano. La ripresa della città è graduale ma costante. Il Presidente della Provincia Stefania Pezzopane, anche lei sfollata, ai nostri microfoni ha definito questo terremoto, che lei chiama ”l’urlo violento di un orco”: «Un evento drammatico, indimenticabile, una tragedia enorme che ha distrutto vite umane, case e posti di lavoro. Un tragedia che però noi vogliamo lasciarci alle spalle, perché la nostra voglia di ricostruire vale sopra ogni cosa». Tornare a L’Aquila in questi giorni significa vederla pian piano rinascere, guardare all’opera le imprese che hanno l’arduo compito di ricostruirla. Migliaia di operai lavorano oltre otto ore al giorno per poter consegnare “entro settembre” piccoli appartamenti alle famiglie aquilane. I primi a rientrare saranno gli anziani e i nuclei familiari composti da giovani ragazzi che dovranno tornare a scuola. Come riferisce il Direttore Guido Bertolaso: «Si sta facendo il possibile e non c’è iniziativa che non sia finalizzata a risolvere tutte le priorità. E’ necessario – continua - non lasciare nulla di intentato e di imparare tutto quello che è possibile da quest’esperienza così che tragedie di questo genere non accadano più». Subito dopo il terremoto mi sono attivata per raccontare la storia di questa catastrofe e ne è nato un libro: “L’Aquila 06-04-09 il catastrofico terremoto delle 3:32” concepito non solo per raccontarvi quello che le persone hanno provato e vissuto sulla loro pelle quella notte ma anche per capirli più da vicino. Con una veste grafica sobria, il volume raccoglie oltre 40 testimonianze e tantissime illustrazioni fotografiche dei momenti più rilevanti. Una raccolta nata da un’idea, del produttore televisivo e direttore editoriale della nostra testata, Pino Costa. Oltre due mesi di lavoro intenso, in giro per l’Abruzzo che mi hanno fatto conoscere personalmente gli aquilani.
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